Velocifero MAD Air è decisamente un monopattino elettrico fuori dagli schemi. Ok, è prodotto in Cina, come tutti gli altri. Nasce però a Bologna e nasce da una lunga tradizione motociclistica. Quella della Italjet della famiglia Tartarini.
E’ nel telaio quel “qualcosa in più” del monopattino Velocifero Mad Air
Ecco perchè Mad Air «ha qualcosa in più: una ciclistica e una geometria del telaio progettate per garantire la massima sicurezza» spiega l’ideatore Alessandro Tartarini.
La famiglia Tartarini e una tradizione che si chiama Italjet
Suo nonno Egisto fu pilota Guzzi all’inizio del secolo. Il padre Leopoldo, fondatore di Italjet, aveva corso per Ducati e Benelli negli anni 50. E alla terza generazione, Alessandro, classe 66, è sceso di sella si è dedicato al design e alla progettazione. Con un’attenzione tutta particolare per la trazione elettrica. La sua WHITE design & engineering, infatti, ha ideato negli anni alcune icone delle due ruote alla spina (per esempio la Carbon di Moto Parilla e la nuova Lambretta). Ma alla fine non ha resistito alla tentazione di dar direttamente corpo alle sue creazioni.
L’ha fatto fondando un’azienda direttamente in Cina, dove è ormai residente e dove, spiega, «le due ruote elettriche sono arrivate con 15 anni d’anticipo, dopo la prima epidamia Sars».
Velocifero Mad, l’ evoluzioone della specie
Eccocì così al brand Velocifero MAD. Nella prima versione datata 2010 _ un ibrido fra monopattino, scooter e moto elettrica _ è già stato venduto in oltre 150 mila esemplari in 40 Paesi del mondo. Anche in Italia, dove è commercializzato da LEM Motor.
Alessandro tartarini con la prima versione del suo Velocifero MAD viene prodotto in una mezza dozzina di versioni (anche Cargo e Truck a 3 ruote) ma è fondamentalmente un mezzo per lo svago e il tempo libero. Un pò pazzo, come suggerisce anche il nome.
Velocifero Mad Air nasce invece per intercettare un pubblico diverso: quello urbano, non necessariamente giovane, interessato agli spostamenti d’utilità nell’ultimo miglio. E’ stato concepito infatti quando anche in Europa è esploso il fenomeno dello sharing. La nuova mobilità post Covid e gli incentivi hanno fatto il resto.
Il monopattino elettrico “espresso” che arriva in Italia col boom del dopo Covid
«Il monopattino era già pronto e la produzione già avviata _ racconta Alessandro _. Pensavamo di lanciarlo solo in Cina, per cominciare, ma quando sono arrivati gli Ecobonus abbiamo stretto i tempi. Pensi che spendiamo un botto per trasportarlo via treno, pur di averlo qui in 10-15 giorni». Da luglio Velocifero Mad Air è in vetrina nei negozi della catene di elettronica; lo vende LEM Motor. e si può trovare on line nei siti di e-commerce di mezzo mondo. Il prezzo è di 449 euro. L’obiettivo di Tartarini è di venderne 30 mila unità in Italia, su un mercato che a fine anno dovrebbe totalizzarne oltre 400 mila.
Robustezza strutturale e qualità si notano al primo colpo d’occhio. Il telaio pieghevole in magnesio e le ruote larghe da 10 pollici trasmettono un’impressione di solidità. Anche se il peso è solo di 13,5 kg. Il motore da 350 W è integrato nella ruota anteriore e funge anche da freno elettronico (al posteriore il freno è a disco). La batteria da 35 V e 10 Ah è estraibile e si ricarica in 4-6 ore. Nelle tre modalità di guida la velocità massima è rispettivamente di 20, 22,5 2 25,7 km/h con l’autonomia che spazia fra i 25 e i 19 km. La portata massima è di 100 kg, la massima pendenza superabile è del 15%.
Ora arriva Beach MAD, la moto elettrica che corre a 60 km/h in spiaggia
L’ultima creazione Alessandro l’ha presenta solo una decina di giorni fa alla Fiera di Bangkonk. Si chiama Beach Mad. E’ un concept e assomiglia più a una piccola moto elettrica che a uno scooter. Per via delle ruote Fat, può correve veloce (fino a 60 km/h) anche sulla sabbia e sui fondi più sconnessi. Per il prossimo anno è previsto invece il lancio di un ciclomotore retro’, con motore elettrico e pedali, sulla falsariga di vecchie conoscenze a due tempo come il mitico Ciao della Piaggio.